Che cos’è un DSA

I DSA, Disturbi Specifici dell’Apprendimento sono disturbi del neurosviluppo che riguardano la capacità di leggere scrivere e far di calcolo in modo corretto e fluente, essi si manifestano con la scolarizzazione e possono essere rilevati e certificati tramite valutazione che deve essere effettuata da un’equipe specializzata.

Tipologie di DSA

I DSA sono classificati in base alla difficoltà specifica e si dividono in:

Dislessia

Disturbo specifico della lettura che si manifesta nella difficoltà relativa alla decodifica del testo.

Disortografia

Disturbo specifico della scrittura che si manifesta con una difficoltà nella competenza ortografica e fonografica.

Disgrafia 

Disturbo specifico della grafia che si manifesta con difficoltà relative all’abilità motoria di scrittura.

Discalculia 

Disturbo specifico della abilità del numero e di calcolo che si manifesta con difficoltà relative al comprendere e operare con i numeri.

A seguito della rilevazione di specifiche difficoltà da parte della famiglia o del personale docente viene effettuata una valutazione di DSA per la quale si seguono dei criteri diagnostici specifici.

A tal proposito è necessario escludere dalla diagnosi di DSA i seguenti casi: ritardo cognitivo, disabilità sensoriali, deficit uditivi e visivi, alcune situazioni di svantaggio socio culturale, come la deprivazione sensoriale o affettiva precoce e carenti condizioni ambientali, carenza di istruzione, disturbi emotivi.

Inoltre durante la valutazione è fondamentale considerare la differenziazione tra disturbo e difficoltà di apprendimento: il disturbo dell’apprendimento è un deficit di funzionamento del sistema nervoso centrale biologicamente determinato che si manifesta con una difficoltà significativa e persistente all’automatizzazione di abilità legate all’apprendimento esso è innato e resiste all’intervento; la difficoltà di apprendimento invece risulta essere transitoria.

Per ridurre i fattori di rischio è importante considerare i criteri per definire una prestazione significativamente deficitaria, a volte si arriva ad una conclusione errata perchè non si è fatto riferimento ad essi, con appositi test standardizzati, dove il valore si colloca al di sotto delle 2 deviazioni standard o al 5°/10° percentuale, molti errori possono essere dovuti all’uso di test non adatti  e non sufficientemente sensibili alle abilità indagate.

È importante scegliere i test in base all’obiettivo della valutazione, esistono prove valide per un’indagine di primo livello e delle prove di secondo livello. 

Le prove di primo livello sono volte alla valutazione rapida dello stato di apprendimento in una particolare area; quelle di secondo livello sono finalizzate alla diagnosi, ad uso esclusivo dei professionisti.

In seguito alla certificazione DSA è possibile, a volte necessario, iniziare un percorso di potenziamento con un professionista specializzato per andare a lavorare con il bambino o ragazzo in relazione alla difficoltà rilevata.

Molti possono essere i tipi di intervento e i materiali che vengono usati, oltre all’individuazione di quelli che sono gli strumenti compensativi e dispensativi utili al lavoro che si svolgerà a scuola o allo studio e la didattica a casa, precisiamo che la Scuola che riceve una valutazione di DSA scrive un Piano Didattico Personalizzato, o PDP, dove indica le strategie e gli strumenti compensativi e dispensativi da usare per sostenere l’apprendimento di quel bambino o ragazzo 

Le tipologie di intervento in caso di DSA

Per quanto riguarda gli interventi in studio esistono vari fattori che possono influire sulla tipologia di intervento e la durata: la gravità di DSA, la presenza di altre difficoltà relative all’apprendimento, definita comorbilità, la presenza di altri disturbi del neurosviluppo, la tempestività nell’intraprendere un percorso e la validità del trattamento stesso.

A tal proposito risulta importante la tempistica con cui viene certificato un DSA specificando che  la valutazione può essere effettuata dopo il secondo anno della scuola elementare, questo anche per dare a tutti gli alunni la possibilità di acquisire le abilità relative alla scrittura, alla lettura e al far di calcolo.

Esistono vari tipi di intervento a seguito della valutazione, in alcuni casi è sufficiente l’uso di strumenti compensativi e le misure dispensative sia nell’apprendimento a casa che a scuola, questo non significa che non è necessario il supporto di figure specializzate, per altri ancora invece è fondamentale un intervento più mirato grazie al sostegno di specialisti, a seguito della valutazione con il coinvolgimento della figura del Neuropsichiatra, Il logopedista, lo psicologo, il pedagogista sono i professionisti che possono intervenire in queste casistiche.

Il percorso deve interessare non solo le abilità che risultano carenti ma deve mettersi in attenzione anche della sfera emotiva e relazionale del ragazzo o del bambino, è importante lavorare affinché si possa andare a sostenere la fiducia, la motivazione e l’autostima del ragazzo o del bambino. Gli interventi sono mirati a potenziare o compensare le abilità carenti attraverso strategie personalizzate per permettere al bambino trovare un nuovo approccio per affrontare e superare gli ostacoli. 

Diventa quindi essenziale un intervento precoce, ciò significa che prima viene riconosciuto risulta più facile ed efficace intervenire per andar a ridurre le criticità che il bambino incontra con l’obiettivo di potenziare, aumentare e migliorare le abilità di scrittura, lettura e calcolo a seconda della specifica esigenza.

La durata di un percorso può variare a seconda delle necessità, si suggeriscono due sedute a settimana per un periodo determinato di mesi per poi andare a diminuire con una seduta settimanale. Ogni percorso prevede dei momenti di verifica, in itinere e finali, per andare a verificare il successo degli interventi messi in atto che vengono condivisi con i genitori così che possano essere anche loro supportati nell’individuare come sostenere il proprio figlio o figlia.

 

Dott.sa Antonia Palumbo

Pedagogista Clinico