In sintesi
- 🎬 Un professore 3
- 📺 Rai 1, ore 21.30
- 📚 Serie TV che intreccia filosofia, sentimenti e temi giovanili: nei due episodi di questa sera Dante Balestra e i ragazzi della 5ªB affrontano verità dolorose, colpe e perdono, con un climax emotivo e narrativo che segna un punto di svolta nella stagione.
Un professore 3, Alessandro Gassmann, Rai 1. Tre entità fortissime per la TV italiana, che questa sera – mercoledì 17 dicembre 2025 – tornano in prima serata con gli episodi 9 e 10 della terza stagione. Una doppia puntata ad alto tasso emotivo che porta a compimento molte linee narrative e mette Dante Balestra davanti alla resa dei conti più dura della sua carriera (e della sua vita).
Oggi la TV generalista offre parecchi titoli interessanti, ma per chi segue la serialità italiana e ama le fiction che intrecciano sentimenti, filosofia e temi “giovani” con un respiro quasi cinematografico, la scelta migliore è praticamente obbligata: Un professore 3 su Rai 1 alle 21.30.
Un professore 3 su Rai 1: perché questa doppia puntata è così importante
Negli episodi intitolati “Hawking: il mistero dell’universo” e “Arendt: la colpa e il perdono”, la serie porta allo scoperto i nodi narrativi seminati per tutta la stagione. Da nerd della serialità, una cosa mi ha sempre affascinato di Un professore: il modo in cui aggancia un filosofo a un conflitto reale dei personaggi, quasi fosse un superpotere didattico. E nei due episodi di questa sera il gioco si fa ancora più interessante.
Hawking rappresenta l’enigma, il buco nero emotivo. Greta sprofonda nella sua personale singolarità, conque fratture affettive che la rendono il personaggio più imprevedibile del gruppo. Alba è un’altra stella che collassa: la rivelazione su Gabriele – ex compagno morto in circostanze non così limpide – dona a questi episodi un carico drammatico che ricorda le migliori stagioni delle serie catalane da cui il format deriva.
E poi c’è Arendt. Il suo discorso su colpa e perdono è quasi il manifesto della serie: Dante ha passato tre stagioni a spingere i ragazzi a pensare, ma forse non ha mai davvero affrontato la colpa di non aver capito il dolore di Gabriele. L’episodio 10 è costruito come un viaggio verso una verità scomoda: Leone gli rivela che la morte del ragazzo non è stata un normale incidente, ma qualcosa di molto più complesso e doloroso.
Un professore 3: i personaggi al punto di rottura
La scrittura di questi due episodi lavora per accumulo emotivo. I rapporti dei ragazzi si intrecciano come in una perfetta rete di tensioni: Simone e Thomas ritrovano un equilibrio, mentre Greta sente di perderlo; Luna e Matteo decidono di nascondere a Laura la loro relazione, facendo emergere una dinamica teen perfettamente orchestrata; Manuel rientra dopo un viaggio che è sembrato quasi un rito iniziatico, ma trova Anita che nasconde un segreto pronto a destabilizzare tutto.
Rispetto alle prime due stagioni, qui la serie alza il volume drammatico: strozzini, traumi, identità spezzate, solitudini che diventano scelta e gabbia allo stesso tempo. È un mondo che ricorda di più certe serie giovanili europee che il classico registro rassicurante della fiction Rai. Eppure, il bello di Un professore è proprio questo: riesce a tenere un piede nel teen drama contemporaneo e uno nella tradizione generalista italiana. Una miscela che pochi prodotti sanno sostenere per tre stagioni.
- Dante al massimo della fragilità: il professore che tutti vorremmo in classe, ma che ora rischia di crollare
- I ragazzi della 5ªB che diventano adulti tra colpe, desideri e scelte non rimandabili
L’arrivo di Andrea Rebuzzi alla regia non spezza la continuità con le stagioni precedenti: luce naturale, ritmo serrato, attenzione ai primi piani. Lo sguardo sui giovani resta uno degli aspetti più riusciti, e nei due episodi di stasera questa qualità emerge in tutta la sua forza, complici alcune prove notevoli del cast teen.
Per gli amanti della serialità: un impatto culturale non trascurabile
La cosa più interessante, da appassionati di TV, è rendersi conto che Un professore ha portato in prima serata Rai i temi LGBTQ+, la salute mentale, la precarietà affettiva e familiare in modo costante e non episodico. Non è un cameo di inclusività: è un vero asse narrativo. Questo l’ha reso un piccolo caso culturale, più impattante di quanto spesso si ammetta.
Hawking come metafora dell’enigma emotivo continua a essere uno dei simboli più evidenti di questa stagione, mentre Arendt rappresenta la chiave per attraversare il dolore dei personaggi. Le due figure filosofiche non sono semplici citazioni, ma strutture narrative che danno forma al caos emotivo dei protagonisti.
Questa sera, quindi, non ci aspetta solo un doppio episodio: ci aspetta un vero climax narrativo. Chi segue la serie non può perderlo; chi non la segue, potrebbe sorprendersi di quanto la fiction italiana sia cambiata negli ultimi anni.
Alle 21.30 su Rai 1, la 5ªB e il suo professore tornano in cattedra. E stavolta la lezione non è solo per loro.
Indice dei contenuti
