Cumulo o ricongiunzione INPS: ho scelto quello gratuito per unire i contributi, ma ho scoperto che mi costerà 300 euro al mese di pensione in meno

Se hai lavorato in diverse posizioni durante la tua carriera, passando magari dal pubblico al privato, o cambiando tipologia di contratto, c’è una buona probabilità che i tuoi contributi previdenziali siano sparsi in più gestioni INPS. Quando sarà il momento di andare in pensione, dovrai fare una scelta che potrebbe letteralmente cambiare l’importo del tuo assegno mensile. Stiamo parlando della differenza tra cumulo e ricongiunzione, due opzioni che sembrano simili ma che in realtà possono portarti risultati completamente diversi.

La questione riguarda milioni di lavoratori italiani che hanno cambiato settore o tipologia contrattuale nel corso degli anni. La differenza tra le due strade può tradursi in centinaia di euro al mese per tutta la durata della pensione, ecco perché vale la pena capire bene come funzionano entrambe le soluzioni prima di decidere.

Cumulo contributivo gratuito: come funziona dal 2013

Dal 2013, la legge italiana ti permette di cumulare gratuitamente tutti i contributi che hai versato in diverse gestioni INPS per ottenere una pensione unica. È come raccogliere tutti i pezzi del puzzle previdenziale della tua vita lavorativa e metterli insieme, senza pagare un centesimo. Dal 2017, questa possibilità si è allargata anche alle casse professionali, quindi anche liberi professionisti e lavoratori autonomi possono beneficiarne.

Il vantaggio principale è evidente: non devi sborsare nulla per unificare la tua posizione contributiva. Sembra la soluzione perfetta, vero? La gratuità però nasconde un aspetto che potrebbe costarti caro in termini di importo finale della pensione. Con il cumulo, ogni gestione calcola la propria fetta di pensione utilizzando le proprie regole specifiche e le retribuzioni di riferimento del periodo in cui hai versato in quella particolare gestione. In pratica, se vent’anni fa guadagnavi duemila euro al mese lavorando nel settore privato, quella parte di pensione verrà calcolata su quei duemila euro, non sullo stipendio attuale.

Ricongiunzione contributi: quando conviene pagare per unificare

La ricongiunzione funziona in modo diverso. Invece di semplicemente sommare i contributi, li trasferisce materialmente tutti in un’unica gestione. È come spostare fisicamente tutti i tuoi risparmi contributivi in un solo conto bancario. Il problema è che questa operazione costa parecchio, e l’onere economico può essere particolarmente salato se decidi di farla poco prima della pensione.

Ma aspetta un attimo prima di scartare questa opzione. Nonostante il costo, la ricongiunzione potrebbe farti guadagnare molto di più sul lungo periodo. Ecco dove la situazione si fa interessante: tutti i tuoi contributi vengono valorizzati nella gestione accentrante utilizzando la tua retribuzione più recente, che di solito è anche la più alta. Immagina di guadagnare oggi quattromila euro al mese. Con la ricongiunzione, anche quei contributi vecchi di vent’anni potrebbero essere rivalutati considerando lo stipendio attuale, molto più elevato.

Nella tua carriera hai versato contributi in più gestioni INPS?
Sì e non so cosa fare
Sì e ho già scelto cumulo
Sì e ho già scelto ricongiunzione
No sempre nella stessa gestione
Non lo so ancora

Calcolo pensione con ricongiunzione: il vantaggio della retribuzione attuale

La ricongiunzione è particolarmente vantaggiosa se la tua carriera è stata in costante crescita. Se negli ultimi anni hai fatto il salto di qualità professionale, aumentando significativamente il tuo reddito, trasferire tutti i contributi nella gestione attuale ti permette di valorizzare anche i periodi meno remunerativi della tua carriera con le retribuzioni più elevate di oggi.

Facciamo un esempio pratico: se hai lavorato dieci anni come impiegato guadagnando poco, e poi sei diventato dirigente negli ultimi quindici anni con uno stipendio triplicato, la ricongiunzione potrebbe far lievitare l’importo della tua pensione in modo sostanziale rispetto al cumulo gratuito. Il costo iniziale viene ammortizzato nel tempo grazie a un assegno pensionistico mensile significativamente più alto.

Quando richiedere la ricongiunzione: il timing conta

C’è però un grande aspetto da considerare. Se decidi di procedere con la ricongiunzione quando sei ormai vicino alla pensione, l’onere da pagare può diventare proibitivo. Il costo viene calcolato in base a diversi fattori, e aspettare l’ultimo momento può trasformare quella che sembrava una scelta intelligente in un salasso economico. Il momento giusto per valutare la ricongiunzione è quindi cruciale quanto la scelta stessa.

Cumulo o ricongiunzione contributi: quale scegliere

La verità scomoda è che non c’è una risposta valida per tutti. La scelta tra cumulo e ricongiunzione dipende da una serie di variabili personali:

  • La traiettoria della tua carriera e l’andamento delle tue retribuzioni nel tempo
  • La tua età attuale e quanto manca alla pensione
  • Le gestioni previdenziali coinvolte e le loro specifiche regole di calcolo
  • La tua situazione economica attuale e la capacità di sostenere l’onere della ricongiunzione
  • Le normative specifiche delle casse o gestioni in cui hai versato

In un Paese come l’Italia, dove il sistema previdenziale è complesso e stratificato, navigare tra le diverse opzioni disponibili non è affatto semplice. La differenza tra scegliere il cumulo o la ricongiunzione può tradursi in decine, se non centinaia di euro mensili in più o in meno per tutta la durata della tua pensione. Moltiplica questa differenza per venti o trent’anni di pensionamento, e capisci quanto sia importante fare la scelta giusta.

Prima di prendere qualsiasi decisione, è fondamentale analizzare nel dettaglio la propria situazione contributiva specifica. Un’analisi previdenziale personalizzata può davvero fare la differenza tra accontentarsi di una pensione nella media e ottimizzare ogni singolo euro dei contributi versati durante una vita di lavoro. La pensione che riceverai non è solo una questione di fortuna o di quanti anni hai lavorato: è anche il risultato delle scelte strategiche che fai oggi.

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