Quando passeggiamo tra i banchi frigo del supermercato, attirati dai colori vivaci delle fragole in promozione, raramente ci soffermiamo su un dettaglio che potrebbe trasformare quello che sembra un affare in un acquisto poco conveniente. Le confezioni con il bollino giallo “offerta speciale” possono in alcuni casi contenere una quantità effettiva di prodotto inferiore rispetto alle confezioni vendute a prezzo pieno, pur mantenendo dimensioni esterne molto simili. Questa pratica rientra nelle strategie di shrinkflation segnalate da diverse autorità dei consumatori in Europa, cioè la riduzione del contenuto mantenendo simile l’aspetto dell’imballaggio.
Il trucco del fondo rialzato nelle vaschette
Le vaschette di fragole presentano spesso caratteristiche strutturali studiate per massimizzare l’impatto visivo minimizzando il contenuto reale. Il fondo rialzato è una delle soluzioni più diffuse nei packaging alimentari: osservando attentamente la base della confezione, si nota che in molti casi non è piatta ma presenta un’elevazione centrale o perimetrale che riduce lo spazio disponibile per i frutti. Questa conformazione crea una classica illusione ottica di pienezza, in cui il volume apparente percepito dall’alto non corrisponde al volume reale utilizzabile.
Le pareti laterali trasparenti amplificano ulteriormente questo effetto: i frutti posizionati lungo i bordi della confezione creano una cortina visiva che maschera il vuoto interno. Gli elementi posti sul perimetro guidano l’attenzione visiva e rafforzano la percezione di abbondanza, soprattutto quando il consumatore decide rapidamente e senza confrontare i dati numerici su peso e prezzo.
Confrontare il peso netto: l’unico parametro affidabile
L’etichetta riporta sempre un’informazione fondamentale che troppo spesso viene ignorata: il peso netto in grammi. Nell’Unione Europea l’indicazione del quantitativo nominale è obbligatoria per gli alimenti preimballati secondo il Regolamento UE n. 1169/2011, che definisce l’informazione al consumatore come elemento essenziale per il confronto tra prodotti.
Questa indicazione rappresenta il dato oggettivo sul quale basare un confronto reale tra diverse confezioni. Una vaschetta standard può contenere, ad esempio, 500 grammi di fragole, mentre una confezione promozionale dalle dimensioni apparentemente identiche potrebbe contenerne soltanto 350 o 400 grammi. Differenze di questo tipo sono documentate nei monitoraggi delle associazioni dei consumatori quando analizzano la riduzione di peso di prodotti ortofrutticoli preconfezionati mantenendo simile il formato dell’imballaggio.
Il calcolo del prezzo al chilogrammo diventa quindi indispensabile per valutare la convenienza effettiva. Se una confezione da 500 grammi costa 3,50 euro, il prezzo al chilo è di 7 euro. Una vaschetta in offerta a 2,80 euro può sembrare più vantaggiosa, ma se contiene solo 400 grammi, il prezzo al chilo rimane 7 euro, annullando completamente il presunto risparmio.
Come verificare la quantità reale
Durante i vostri acquisti, potete adottare questa semplice routine di verifica che richiede pochi secondi:
- Cercate sempre l’indicazione del peso netto sull’etichetta, generalmente posizionata sul fondo o sul retro della confezione
- Osservate la struttura della vaschetta, capovolgendola leggermente per verificare l’altezza del fondo e capire quanto spazio reale è dedicato al prodotto
- Calcolate mentalmente o con lo smartphone il prezzo al chilogrammo dividendo il prezzo per il peso in chili
- Verificate se il cartellino del prezzo riporta già il prezzo al chilo: nei paesi UE i punti vendita sono tenuti a esporre il prezzo per unità di misura
Le strategie di posizionamento sul banco frigo
La disposizione delle fragole nei banchi refrigerati raramente è casuale. I prodotti in promozione vengono spesso collocati all’altezza degli occhi o in posizioni di maggiore visibilità , accompagnati da cartellini colorati che catturano rapidamente l’attenzione. Questa disposizione sfrutta i meccanismi psicologici dell’acquisto d’impulso: il consumatore vede l’offerta, percepisce l’opportunità di risparmio e completa l’acquisto senza approfondire altre informazioni di etichetta.

Le confezioni standard, con quantità maggiori e talvolta più convenienti in termini di prezzo al chilo, possono trovarsi in scaffalature meno accessibili o in posizioni leggermente periferiche rispetto al percorso naturale dello sguardo. Ciò che si trova a livello degli occhi e lungo il percorso principale del consumatore ha probabilità significativamente maggiori di essere acquistato rispetto a ciò che è posto troppo in alto, in basso o ai margini.
Quando l’offerta rappresenta davvero un vantaggio
Non tutte le promozioni sulle fragole implicano una riduzione della quantità . In molti casi le insegne propongono sconti reali mantenendo inalterato il peso netto, ad esempio per smaltire rapidamente prodotto molto deperibile o in periodi di forte abbondanza di offerta. La chiave sta nel verificare sempre peso e prezzo al chilo, senza affidarsi solo alla grafica del cartellino.
Le promozioni più trasparenti indicano chiaramente sulla confezione sia il peso che il prezzo al chilogrammo, permettendo un confronto immediato. Alcune catene dichiarano nei loro codici di condotta di adottare politiche di maggiore chiarezza informativa in risposta alle richieste dei consumatori più attenti, in linea con le raccomandazioni delle autorità di tutela contro pratiche poco trasparenti.
L’impatto economico delle piccole differenze
Una differenza di 100 grammi su una singola confezione può sembrare trascurabile, ma se moltiplichiamo questo dato per decine di acquisti nell’arco dell’anno, considerando non solo le fragole ma anche altri prodotti ortofrutticoli e alimenti confezionati, l’impatto sul budget familiare diventa concreto. Analisi di consumatori e istituti di ricerca sui prezzi mostrano che serie di piccole riduzioni di quantità a parità di prezzo possono tradursi, su base annua, in esborsi significativi non immediatamente percepiti.
Una famiglia che acquista fragole settimanalmente durante la stagione può ritrovarsi a pagare, nell’arco dei mesi, l’equivalente di diverse confezioni in più senza ricevere prodotto aggiuntivo, semplicemente perché non ha verificato il peso effettivo delle vaschette promozionali. La consapevolezza rappresenta il primo strumento di tutela. Dedicare qualche secondo in più alla lettura delle etichette e alla verifica delle quantità nette trasforma l’esperienza d’acquisto da passiva ad attiva, restituendo al consumatore un maggiore controllo sulle proprie scelte e sul proprio portafoglio.
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